TRIESTE FILM FESTIVAL: i festival del cinema ai tempi del Covid

TRIESTE FILM FESTIVAL: i festival del cinema ai tempi del Covid

gennaio 27, 2021 0 Di Cinema in viaggio

In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo, gli organizzatori di eventi culturali si sono reinventati trovando una nuova dimora a festival, mostre e rassegne: il web.

Molti festival hanno così trovato nuova vita online, come ad esempio il Torino Film Festival la cui 38° edizione ha avuto luogo sulla piattaforma streaming di Mymovies dal 20 al 28 novembre 2020.

Sulle orme del Torino Film Festival anche la 32° edizione del Trieste Film Festival, il più grande festival in Italia sul cinema dell’Europa centro orientale, si svolgerà online su Mymovies, dal 21 al 30 gennaio 2021.

Il Festival vuole porsi come un grande evento online, offrendo al pubblico ben 90 proposte tra film ed eventi: 29 lungometraggi, 16 cortometraggi, 19 documentari e 25 eventi collaterali.

I film provengono da ogni parte del mondo, dagli Stati Uniti alla Russia, dal Cile all’Albania, dalla Francia alla Turchia, ma il focus generale di questa prima edizione online resta sempre lo stesso: il cinema dell’Europa centro orientale. Ad aprire e chiudere il Festival due film che raccontano le guerre che portarono alla dissoluzione della Jugoslavia: Underground di Emir Kusturica, Palma d’oro a Cannes nel 1995 e Lo sguardo di Ulisse di Theo Angelopoulos, vincitore del premio Gran Prix in quella stessa edizione del Festival di Cannes.

Da quest’anno inoltre sarà presente una nuova e interessante sezione: Wild Roses, dedicata alle registe dell’Europa centro orientale. Si tratta di una rassegna permanente che vedrà alternarsi ogni anno registe di Paesi diversi e che quest’anno vedrà come protagoniste le registe polacche.

I premi sono tre più uno speciale: il Premio Trieste al miglior lungometraggio, il Premio Fondazione Osiride Brovedani al miglior cortometraggio, il Premio Alpe Adria Cinema per il miglior documentario ed infine il Premio Corso Salani al miglior lungometraggio italiano indipendente (sia fiction che documentario).

Degne di nota sono la sezione Fuori dagli Sche(r)mi, dedicata alle nuove forme cinematografiche, tra ibridazione di genere e linguaggi, e la sezione Art & Sound. In collaborazione con Sky Arte HD la sezione è una vetrina dedicata alle contaminazioni tra cinema e arte contemporanea con uno sguardo ai documentari musicali.

Tutti i film e gli eventi saranno accessibili per le 72 ore successive alla prima messa in onda attraverso quattro tipologie di accredito a partire da € 9,90: Basic, Regular, Supporter e Supporter Pro. Tutte le informazioni sulla programmazione e sui costi si trovano ovviamente sul sito del Festival https://www.triestefilmfestival.it/.

Tra i tanti eventi che il Festival propone, tra incontri con gli organizzatori e live con chef stellati per scoprire la cucina dell’Est Europa, vorrei infine menzionare una bella iniziativa del Festival che consiste nel dare la possibilità, agli spettatori triestini dell’evento, di ordinare un apposito menù da un ristorante della città convenzionato con il Festival, questo nell’ottica di dare un aiuto ai locali triestini gravemente colpiti dalla crisi causata dall’emergenza Covid-19.

Tutto ciò nella speranza che il prossimo anno potremmo assistere fisicamente al Festival e visitare Trieste, passeggiando magari per Piazza dell’Unità dove si affacciano numerosi palazzi storici, la Fontana dei Quattro Continenti e, davanti a sé, il Molo Audace con la rosa dei venti in bronzo. Passeggiando per la città, alla ricerca dei luoghi da vedere, potremmo trovare ristoro presso i tanti caffè storici frequentati negli anni da artisti e intellettuali come il Caffè Pasticceria Pirona dove, si dice, James Joyce scrisse alcune pagine dell’Ulisse e di Gente di Dublino.  Immancabile la visita al bellissimo Castello di Miramare protagonista della poesia Miramar di Giosuè Carducci.

Ivanna Lilla Parco