MOVIEVALLEY 2022 UNA FINESTRA SUL MONDO: BILANCIO 11MA EDIZIONE

Sette appuntamenti, 49 corti finalisti su 2250 arrivati da tutto il mondo, ospiti nuovi e abituali. A conclusione dell’edizione 2022, facciamo un bilancio di questa undicesima edizione di Movievalley – Festival Internazionale di Corti in Concorso (Main Sponsor: Bper Banca)

Dall’avvio di una nuova sinergia con il Conservatorio Martini di Bologna, all’inaugurazione di un’ iniziativa all’insegna della sostenibilità, che ha coinvolto alcuni tra i migliori bar e bistrot green di Bologna, l’undicesima edizione di Movievalley ha proseguito il cammino verso nuovi orizzonti, inaugurato lo scorso anno con il lancio della sezione a tema Green Fork: agricoltura sostenibile e sana alimentazione.

L’undicesima edizione si è aperta con la presenza di un’ospite d’eccezione arrivato a Bologna direttamente da Los Angeles, il membro del SAG (Screen Actors Guild) di Hollywood Lana Ford, con cui nel corso della serata inaugurale si è conversato sull’esperienza del femminile all’interno dell’industria cinematografica statunitense. Alla conversazione hanno partecipato anche Paola Piccioli, producer e fondatrice di First Child Productions che vive e lavora a Los Angeles, Chiara Magri, docente presso il Centro Sperimentale di Cinematografia della regione Piemonte, il Console di Norvegia Gianni Baravelli, in rappresentanza anche dell’Ambasciata norvegese di Roma, con i quali il festival ha avviato una collaborazione proprio nel corso di questa edizione, oltre a quella consolidata da anni con il Citem di Bologna e ad una nuova di quest’anno, con Hera e l’assessorato all’agricoltura del Comune di Bologna

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Prezioso è stato anche l’appuntamento con “sostenibilità di vita” il talk show tenutosi il 14 ottobre in Palazzo d’Accursio, in Sala Farnese, con il quale il Festival ha voluto saggiare l’argomento; l’incontro ha visto la partecipazione di ospiti quali l’Assessore all’Agricoltura del Comune di Bologna Daniele Ara, il responsabile dell’asset management Direzione Acqua di Hera Francesco Maffini, David Bianco, responsabile della biodiversità dell’Ente Parchi; e ancora Duccio Caccioni di De.co, Jacopo Mammi responsabile sostenibilità Casagrande  Padana, Armando Caroli di A.A.C Consulting-AAC School Mangement-E.C.Co Sos e Gabriele Carboni di Weevo; tutte personalità che in un modo o nell’altro – a dispetto della differenza tra gli ambiti lavorativi – si sono fatte portabandiera del concetto di sostenibilità.

E poi i veri protagonisti, i cortometraggi. Dei 49 finalisti 13 sono stati i premiati; una scelta complessa, come ha riferito il membro della giuria Enrico Roccaforte attore e regista (Baaria, Gli Sfiorati).

Per la prima volta, il premio per la miglior fiction italiana è stato attribuito ex aequo a due corti, entrambi pregni di significati: “Mammarranca” di Francesco Piras e “La Prospettiva del Topo” di Paolo Sponzilli.Il premio per la miglior fiction internazionale è andato al britannico “Roy” di Tom Berkeley e Ross J. White che vede come protagonista il vincitore del BAFTA David Bradley.

Ancora, il premio per la miglior animazione internazionale è andato al brasiliano “Stone Heart” del regista Humberto Rodrigues mentre “A Beautiful Mistake” di Luca Acito si è aggiudicato il premio per il miglior corto a tema “Green Fork”.

Molta attenzione è stata posta anche alla scelta del miglior attore e migliore attrice. I premi sono stati attribuiti a due giovani iraniani, entrambi molto bravi e intensi nel raccontare i disagi profondi che vivono e il coraggio di affrontarli, in una società molto complessa.

Miglior attore Hamidreza Karami interprete di Daily Massacre in Teheran e Haniye  Yahyaee  Fard migliore attrice,  interprete del corto Libido.

Molti i legami e i rapporti che si sono già instaurati per il prossimo anno. Il festival tornerà il prossimo ottobre, ma l’organizzazione non esclude che animi di nuovo la città di Bologna, già nella  primavera 2023.

Carlotta Serretelle