TRA LE VIE DI CANNES: CIBO, VINI, TRADIZIONI
agosto 23, 2022La città di Cannes è conosciuta in tutto il mondo per il suo Festival cinematografico, che quest’anno si è tenuto dal 17 al 28 maggio. Insieme a Berlino e Venezia, è una delle capitali del cinema internazionale ed è la terza città più popolosa del dipartimento delle Alpi Marittime. Condivide, con le altre perle della zona, il favoloso mare della Costa Azzurra, una delle mete preferite del turismo mondiale. Per le vie della città possiamo ritrovare numerose tracce della cultura cinematografica, come l’Allèe des Stars, una via situata davanti al Palais des Festivals, con le impronte degli attori più famosi che hanno partecipato all’evento. La grande tradizione della manifestazione viene raccontata anche tramite i graffiti presenti su alcuni muri della città; il più famoso si trova vicino alla stazione degli autobus di Place Cornut-Gentille e raffigura le pellicole più celebri della storia del cinema, come il Viaggio nella Luna di Méliès.
Ma Cannes non è solo film e hotel di lusso. La cultura culinaria della Provenza e della Francia è rintracciabile nei ristoranti tipici della città, che si distinguono dai numerosi locali per turisti, presenti specialmente sul viale della Croisette. La vista dalle terrazze, sull’acqua cristallina del golfo della Napoule, si abbina perfettamente alla tradizione dei sapori transalpini. Vini e formaggi i protagonisti, ma sono da assaggiare anche le specialità ittiche e le prelibatezze a base di carne.
LE SUQUET: LA PARTE ANTICA DI CANNES
Il tour gastronomico di questa perla della Costa Azzurra può iniziare dalla Rue de Saint-Antoine, che ci porta verso Le Suquet, la citta vecchia di Cannes. Ci troviamo in una piccola collina, situata in una zona elevata rispetto al porto principale e alla Croisette. Da qui è possibile ammirare il mosaico completo delle vie della località e le vicine Isole di Lerino. Presso il ristorante Gavroche è possibile godere di questa splendida vista dalla terrazza immersa nella zona pedonale del Suquet. Tra le mura storiche del luogo, la cucina propone sapori mediterranei e prodotti stagionali.
Si può cominciare dai barbajuan, ravioli fritti ripieni di zucca e formaggio. La ricetta è originaria della città di Castellar, nella regione della Provenza. Poi si passa alle carni, con lo strepitoso “foie de veau”, piatto a base di fegato di vitello sfumato con il cognac e patate insaporite con una salsa all’aglio. Immancabile il “magret de canard”, il classico petto d’anatra alla francese glassato con il miele. Trovandoci a pochi passi dal mare della Costa Azzurra, il ristorante propone nel menù anche le gustose St-Jacques alla Provenzale; sono delle capesante prima impanate e fritte, e poi ripassate in padella con aglio, scalogno e vino. Da bere troviamo il Kir Royal, cocktail a base di Champagne e crème de cassis, un liquore a base di ribes nero.
Ci spostiamo poi sulla Rue Gazagnaire, dove dal 1990 si trova il locale La Piazza. E’ una brasserie storica di Cannes, vicina al porto vecchio della città. La cucina è internazionale e abbastanza turistica, ma si possono comunque assaggiare le ”francesissime” moules-frites, cozze bollite con un contorno di patate. C’è un buon assortimento di vini provenzali, dai rossi come “Les Petites gateries de Marie Antonietta”, “Chateau Gabriel” e “Chateau Sainte Roseline”. Per un buon rosè la carta propone un “Minuty Prestige”, mentre tra i bianchi c’è il “Paradis Essentiel”.
MEYNADIER: LA VIA PRINCIPALE IMMERSA NEI PROFUMI DELLA TRADIZIONE
Continuando il nostro tour, ci inseriamo poi nella via principale del centro. La Rue Meynadier comincia con una grande insegna di color marroncino, affiancata dalla famosa foglia di palma, simbolo del Festival cinematografico. Per un pranzo veloce e gustoso tappa fissa alla Crêperie La Bigoudène, dove possiamo trovare non solo le classiche crêpes, ma anche la galettes. Le ultime menzionate sono dei fagottini di pastella, tipici della Bretagna ma diffuse in tutta la Francia; a differenza delle crêpes, sono realizzate con la farina di grano saraceno. Si possono gustare le classiche ricette dolci, ma anche le varianti salate, come quella più conosciuta a base di prosciutto e funghi.
Proseguendo sulla stessa via, incontriamo poi un piccolo pezzo d’Italia con Signorini Tartufi. La tradizione dei prodotti del nostro territorio è stata portata a Cannes da Frederic Dubois Signorini, che ha esportato la passione per i tartufi dei suoi nonni, uno toscano e l’altra siciliana. In questo piccolo paradiso dei sapori, si possono mangiare alcune specialità realizzate con i prelibati tartufi bianchi e neri. Citiamo per esempio il “Mont d’or au truffe”, con il dolce formaggio tipico della Provenza.
Per avere un quadro più completo del clamoroso patrimonio caseario francese, bisogna entrare da Ceneri Fromage. Questo locale della Rue de Meynadier nacque nel 1968 da Edouard Ceneri, che arrivò a Cannes dal nord-Italia per scoprire i gustosi prodotti transalpini. Alcuni turisti hanno definito Ceneri la “caverna di Alibaba” per chi ama il formaggio. Ed effettivamente c’è un ricco assortimento di latticini. Tra i più importanti, menzioniamo per esempio il Brie de Meaux, morbido formaggio prodotto nel comune della regione dell’Île-de-France. Immancabile poi l’amatissimo Camembert au Calvados, formaggio affinato con questo distillato di sidro, bevanda a base di mele. Le croste vengono rimosse prima della macerazione nel Calvados, per poi ricreare una parte esterna croccante e saporita tramite una spolverata di pan grattato. La selezione di Ceneri comprende circa 300 tipologie diverse e l’ultima che nominiamo è quella del St Marcellin au Cognac. Si tratta di un piccolo formaggio ottenuto da latte vaccino, con pasta molle. Si può mangiare con una fetta di pane o anche in un’insalata. Quello del locale di Ceneri è insaporito con il cognac.
I VINI DEI MONACI DI SAINT-HONORAT
Per concludere l’itinerario di Cannes, ci allontaniamo leggermente dalla Croisette e dal centro, per spostarci sulle Isole di Lerino. Distano pochi chilometri e sono raggiungibili tramite le imbarcazioni. In particolare ci interessa Saint-Honorat e la sua Abbazia dei Lerino. In questo luogo sacro vige il monito “ora et labora” dei monaci, che utilizzano questa frase come prima regola per la produzione dei loro vini. Ne possiamo elencare alcuni, come il Saint Cesaire, il Saint Eucher e il Saint Lambert; il primo è un bianco mentre gli altri due sono rossi. Nella zona dell’Abbazia è possibile assaggiare i vini dei monaci tra le vigne, durante le degustazioni proposte ogni primo venerdì del mese, che includono il viaggio da Cannes fino a Saint-Honorat.
Dal cinema fino alla cultura culinaria, questa magica città sorprende non solo gli sguardi dei suoi visitatori, ma anche le loro papille gustative. La storia del Festival di Cannes riecheggia nei sapori e nei profumi delle vie del centro, con gli occhi delle persone inevitabilmente e costantemente riempiti dal riflesso azzurro del paesaggio marino.
Pietro Amendola