Hans Zimmer Live a Bologna: nell’universo del genio tedesco
maggio 24, 2023La storia del cinema ruota attorno alle narrazioni, ai personaggi, agli attori ma anche alle colonne sonore. Numerosi film sono diventati iconici grazie alle musiche realizzate per le pellicole e sono passati ormai quasi 3 anni dalla scomparsa del “compositore per eccellenza”, l’eterno Ennio Morricone. La potenza di una melodia può stravolgere le nostre sensazioni rispetto alla scena di un film, che acquisisce valore anche grazie al sottofondo musicale. Ne sa qualcosa il tedesco Hans Zimmer, altro enorme pilastro della cultura delle colonne sonore. Il compositore, nato nel 1957 a Francoforte Sul Meno, rappresenta un patrimonio importante per il cinema, con melodie che hanno fatto la storia della settima arte, da Pirati dei Caraibi fino a Interstellar. Non a caso, nel 2007 la rivista Daily Telegraph lo inserì al 72º posto nella classifica dei 100 migliori geni viventi.
Zimmer ha iniziato il 23 aprile, a Oberhausen, il suo tour europeo, con l’Hans Zimmer Live. In questi spettacoli il compositore vuole portare direttamente sul palco le sue colonne sonore più celebri, coinvolgendo il pubblico in un’atmosfera elettrizzante e “da film”. Le date italiane del tour sono state l’1 e il 3 maggio e noi non potevamo esimerci dal partecipare allo spettacolo dell’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna. Quasi sold-out per uno spettacolo che era stato rimandato due volte per il Covid, e che finalmente è andato in scena.
All’Unipol Arena si percepiva la magia già prima dell’inizio ufficiale dell’Hans Zimmer Live. C’era grande attesa per questo evento importante, che il compositore ha inaugurato con la colonna sonora “House Atreides”, del film “Dune”, tratto dal romanzo omonimo scritto da Frank Herbert; le musiche della pellicola sono state premiate agli Oscar del 2022. Ci ritroviamo, dunque, catapultati, in una frazione di secondo, all’interno dell’universo “Zimmer”. Una voce femminile, quella di Loire Cotler, riempie il silenzio dell’Arena, intonando le note profonde della melodia, che ci proiettano alle infinite distese di sabbia presenti nel film. Il palcoscenico si apre e Hans Zimmer si presenta al pubblico con una chitarra elettrica, continuando a suonare insieme all’orchestra la colonna sonora di “Dune”, in un climax visivo e musicale.
Non abbiamo neanche il tempo di elaborare l’emozione per l’inizio dello spettacolo, perché il Live prosegue subito con un pezzo grosso del repertorio di Zimmer, Mombasa dal film di Christopher Nolan Inception. Un gioco di luci prevalentemente bianche e verdi domina la scena, con l’inconfondibile ritmo delle percussioni di Aleksandra Suklar e le “rock-vibes” della chitarra elettrica. Mombasa rappresenta l’identikit del genio tedesco, abile nell’unire vari stili nelle sue opere, adattando il pathos crescente delle colonne sonore alle esigenze cinematografiche delle scene dei film. Veniamo rapiti da questa meravigliosa combinazione di suoni, in cui tutti gli strumenti sono incastrati alla perfezione.
Applausi scroscianti dopo le prime esibizioni. Il compositore saluta poi il suo pubblico rigorosamente in italiano, per poi passare all’inglese per introdurre alcuni membri della sua orchestra: prima la cantante lirica Loire Cotler, poi la violoncellista Tina Guo. Lo spettacolo prosegue con le musiche di Wonder Woman e con quelle di Man Of Steel; energia pura proveniente dal chitarrista inglese Guthrie Govan, elogiato da Zimmer.
Arriva il momento de Il Gladiatore, le cui musiche vengono presentate attraverso un breve discorso del compositore tedesco sulla cucina italiana e sulla città di Roma, dove è ambientato il film del regista Ridley Scott. Il suono profondo del duduk, strumento a fiato tradizionale armeno, è nelle mani del musicista Pedro Eustache, un pilastro dell’orchestra di Hans Zimmer. L’interpretazione della colonna sonora fa cadere un silenzio assordante all’interno dell’Unipol Arena, con gli spettatori ammaliati dalla potenza della musica più famosa ed emozionante di Zimmer. La voce cristallina della cantante Lisa Gerrard ci riporta un po’ al climax crescente della musica di Morricone per C’era una volta il West, in cui troviamo la stessa centralità dell’acuto femminile. Sono sensazioni uniche vissute dal vivo quelle provocate dalla melodia de Il Gladiatore.
Dopo l’interpretazione delle celebri musiche di Pirati dei Caraibi, con il caratteristico motivetto dalle note vivaci e ritmate, abbiamo una pausa per dissetarci e metabolizzare le emozioni poderose della prima parte. Alla ripresa dello spettacolo, Zimmer dedica spazio alle colonne sonore di Top Gun: Maverick e L’Ultimo Samurai. Si prosegue con Il Cavaliere Oscuro, annunciato con una voce tenebrosa e profonda: ‘The Dark Knight’. L’atmosfera cambia in maniera repentina e ci ritroviamo trasportati nella Gotham City di Batman e, soprattutto, del Joker di Heath Ledger. Tutto diventa più cupo, con le sole luci verdi ad illuminare il palcoscenico. Sentiamo quasi il bisogno di correre all’impazzata per seguire il ritmo deciso delle musiche, accompagnate dal solito meraviglioso assolo di chitarra elettrica.
Dopo Dark Phoenix e Paul’s Dream arriva il momento tanto atteso delle dolci sinfonie di Interstellar. Siamo improvvisamente lontani dal pianeta Terra, immersi in una galassia sconosciuta, tra le bellezze e i pericoli dello spazio intergalattico. Le note del pianoforte e i fasci di luce bianca, provenienti dall’alto, compongono la base del palcoscenico per la performance più suggestiva del Live. Il film di Nolan ha una trama straordinaria e una fotografia mozzafiato, ma deve tantissimo ai “pezzi d’arte” creati da Zimmer per la pellicola, dominanti nel pathos delle scene. Le immagini delle stelle, il violino di Rusanda Panfili e la voce celestiale di Loire Cotler trasformano poi l’atmosfera sul palco, aumentando l’intensità, con una sfera bianca illuminata sopra la platea. La sezione dedicata ad Interstellar termina con la musica Murph, una dolce carezza, che sprigiona tutta la sua potenza nella parte finale, con la chitarra di Govan e l’esibizione di una ballerina sospesa in aria, avvolta dai veli bianchi.
Il Re Leone e No Time to Die precedono la colonna sonora conclusiva dell’Hans Zimmer Live. Il musicista non poteva dimenticare Time, soundtrack principale del film Inception. Tutti gli strumenti combinati insieme, dal piano alla chitarra elettrica fino al violino. Se è vero che si può entrare nei sogni delle altre persone, come nella pellicola del 2010 di Christopher Nolan, allora possiamo dire con certezza che Zimmer lo sa fare egregiamente tramite le sue immortali colonne sonore, o, come preferisce lui stesso descriverle, “masterpieces”.