CINEMATOGRAFI DEL DOPOGUERRA – QUANDO LA PROVINCIA E’ STORIA

CINEMATOGRAFI DEL DOPOGUERRA – QUANDO LA PROVINCIA E’ STORIA

aprile 15, 2019 0 Di Cinemainviaggio

Ci sono personaggi che hanno fatto del cinema la loro vita, e non lavorando come attore o regista, o ricoprendo ruoli diversi nell’ambito cinematografico. Ma offrendo al pubblico l’intrattenimento attraverso i film, e inventando per questo nuovi spazi e nuove proposte subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Carlo Odorici è uno d questi uomini straordinari, che ha svolto la sua attività principale a Bazzano una località alle porte di Bologna, sovrastata da una rocca bellissima. Carlo Odorici, che si è spento a poco più di 90 anni qualche anno fa, si appassionò alle proiezioni cinematografiche nel dopoguerra, grazie alla moglie Anna che adorava i film (Anna e Carlo Odorici insieme nella foto iniziale con Gianni Morandi). E capì che poteva fare un mestiere di questo entusiasmo nei confronti del cinema. Lasciata la gestione dei poderi dell’importante azienda di famiglia di Castelfranco Emilia, che si occupava di commercio di cavalli,  cambiò la sua vita alla fine degli anni ’40. E affittò una sala cinematografica a Fidenza, sulla fiducia del proprietario, che gliela diede senza garanzie. Ma pieno di inventiva com’era,  non si fermò a quello e decise di organizzare anche un cinema per il sabato e domenica- Dove? In un luogo sicuramente inconsueto, infatti scelse  una porcilaia che aveva visto per caso a Castell’Arquato, in territorio piacentino. La gente aveva bisogno di sognare e  Carlo avrebbe soddisfatto quel desiderio. Partiva con la Topolino o il motorino. Lo accompagnava un operatore e come unico corredo aveva con sé un grande lenzuolo e la macchina da proiezione. Ogni fine settimana creava la sua magia per un gruppetto di persone eccitate all’idea di vedere un film e partecipare ad un simile evento. Era gente semplice, di campagna che lasciava le scarpe da lavoro in una stanzetta della porcilaia, per indossare quelle “buone” ed assistere al miracolo del cinematografo. Quando intorno agli anni ’50 il proprietario del cinema di Fidenza non gli rinnovò la gestione per passarla al nipote, Carlo Odorici non si perse d’animo. Comprò il cinema Astra di Bazzano -oggi nel comune di Valsamoggia- e in quello stabile, alcuni anni dopo, creò una seconda sala: il cinema Star, dando vita alla  prima Multisala d’Italia, riconosciuta legalmente tale.

Tra gli anni ’60 e ’70 gestì 40 sale cinematografiche all’aperto nella riviera romagnola insieme a 4 soci e nel 1970, a Bazzano, costruì  il famoso Bataclan. Fu la prima discoteca con dj dell’epoca,  frequentata da nomi famosissimi dello spettacolo, come  Caterina Caselli, Gianni Morandi, i Ricchi e Poveri, Lola Falana, Pippo Baudo, e con collegamenti della Rai TV che le portarono grande fama.

La storia del Bataclan si concluse negli anni ’90 quando fu trasformato nelle attuali sale cinematografiche Cinemax 1 e  Cimemax 2. Così il sogno di Odorici andò ancora avanti nel tempo ed è ancora vivo, con le sue 4 sale cinematografiche, riferimento per tanti territori vicini. A questa attività che è stata sempre cuore pulsante della sua vita, è sempre stato legatissimo sino all’ultimo, quando già novantenne, si sedeva nella hall di uno dei suoi cinema per controllare quanta frequentazione ci fosse. Nella provincia bolognese, scoprire una storia così particolare, potrebbe sembrare impossibile o strano a molti. Invece non solo Bazzano ha accolto l’attività di Odorici, ma spesso ha visto approdare nell’antico Albergo Alla Rocca, anche Federico Fellini, che pare gustasse di prima mattina del buon salame, accompagnato da un bicchiere di vino rosso. D’altra parte la zona oggi è conosciuta per le cantine vitivinicole delle colline vicine, che producono ottimo Pignoletto DOGC ed altri ottimi vini. Perfetti da accompagnare ai tanti buoni piatti della zona, comprese le crescentine fritte e le tigelle, ben farcite con salumi e formaggi. Magari facendo turismo eno-gastronomico, oppure una passeggiata nel Parco dell’Abbazia di Monteveglio-Valsamoggia, quest’ultima luogo idilliaco da visitare, che accolse anche Matilde di Canossa.

(foto d’epoca gentilmente concesse dall’archivio fotografico della famiglia Odorici)

 

Di Maria Grazia Palmieri